Può un sogno diventare realtà? Si certo!
Per avere un esempio concreto di come, da un’idea e dalla perseveranza, si possa costruire un mondo migliore, basta recarsi a Torino in Piazza Borgo Dora, 61.
Ci si troverà di fronte ad un grande Arsenale, un edificio che in passato era utilizzato come fabbrica e deposito di armi e munizioni, ma che oggi è diventato un luogo di Pace e Fraternità; un vero e proprio Arsenale della Pace, dal nome:
SERMIG


Il numero di persone che passa dal portone di Piazza Borgo Dora per avere un aiuto e la quantità di progetti di questa realtà, nata a Torino circa 60 anni fa, sono impressionanti.
Basta dare uno sguardo al sito internet www.sermig.org per rendersi conto di come l’attività gratuita messa al servizio degli ultimi sia portatrice di buoni frutti.
Il progetto è nato da Ernesto Olivero che ancora oggi è presente, attivo, portatore di nuove idee, progetti, consigli e soprattutto di tanta umanità a chiunque lo incontri.
Il Sermig è presente in diversi settori e attività, non solamente a Torino ma in molti altri paesi del mondo come, ad esempio, Brasile e Giordania.
Le sue attività, grazie alle centinaia di volontari, famiglie, giovani, persone consacrate all’interno della struttura, continuano a crescere e adattarsi alle varie esigenze del momento. Basti pensare alla guerra in Ucraina, fatto tragico e orribile che tuttavia ha fatto scattare in moltissime persone la molla della bontà, facendo quindi fiorire da ogni dove, una rete di umanità gratuita con apporto di vestiti, cibo, materiali di prima necessità che sono stati recapitati direttamente in Ucraina.
Da una tragedia, grazie allo spirito missionario, all’aiuto della preghiera e alla forza della fede e del Vangelo, possono nascere tante gocce di bontà che messe assieme creano un mare di bene.
La bontà è disarmante.
Questa è la frase, scritta su un muro di mattoni, che un gruppo di famiglie della diocesi di Ivrea si sono trovate davanti quando la domenica 7 maggio hanno avuto il piacere di visitare il Sermig di Torino.
L’occasione è stata fornita da Don Davide Rossetto che ha suggerito di inserire, all’interno degli incontri della pastorale famigliare, un’intera giornata di cammino comunitario all’interno del Sermig.
Una sessantina di persone tra genitori e figli hanno, quindi, avuto modo di effettuare una visita guidata di gran parte dell’Arsenale della Pace di Torino e di seguire la messa domenicale all’interno della moderna e bellissima chiesa del Sermig, celebrata da uno dei consacrati all’interno della Fraternità.
È stato molto bello pranzare all’interno della struttura che offre ai più bisognosi circa 500 pasti al giorno e al pomeriggio per i genitori, partecipare ad un gruppo di ascolto e di lavoro guidati da una testimonianza di una famiglia con tre figli che ha “adottato” il Sermig come loro quarto figlio.
L’incontro è stato utile per comprendere meglio quale sia lo spirito che unisce i vari volontari, responsabili e consacrati del Sermig; tra di loro, infatti, si capisce che c’è una robusta collaborazione, confronto e condivisione che tiene tutto unito: il filo rosso della Fede.
Le fondamenta del Sermig si basano e sono costruite sulla Fede e sul Vangelo.
Per chi è interessato è possibile acquistare il libro, contenete la regola del Sermig, scritto dal fondatore Ernesto Olivero dal titolo: SÌ.
Il “SÌ” una delle tante parole, equiparabili a delle vere e proprie pietre miliari, che stando al Sermig, anche solo poche ore, si impara a fare proprie.
Altre “parole miliari” che sono emerse dall’incontro del pomeriggio sono:
Accoglienza, Servizio, Sognare, Fede, Responsabilità, Restituzione, Sapersi fare aiutare, Impegno, Fraternità, Famiglia, Dimora, Attesa, Preghiera, Vangelo, Agire a fin di bene, Da cose brutte nascono cose belle, Onestà, Testimoniare con la propria presenza, Regole, Arricchimento, Cultura, Carica, Forza, Crederci, Non abbattersi, Dare uno scopo nella vita ai giovani.
Tutto questo elenco di parole può apparire privo di un ordine logico e senza senso, ma se approfondite tramite i video disponibili sul canale YouTube del Sermig, il sito internet o meglio ancora con una visita di persona a Torino, vi accorgerete che dietro ogni parola e ogni frase, c’è un mondo che è presente e vivo dentro ogni singolo cuore dei volontari del Sermig.
Anche solo la presenza, infatti, senza fare grandi cose, a volte è fonte di rinascita.
Basti pensare ai ragazzi che oggi più che mai non hanno dei punti di riferimento stabili e sereni. Il sapere che ci sono molti adulti o giovani, che si prendono un impegno e lo portano avanti con costanza e determinazione, può far venire la voglia di alzarsi la mattina presto per andare ad effettuare servizi di volontariato magari impegnativi e umili ma che condivisi tra coetanei e figure adulte di riferimento non fanno sentire la stanchezza e la fatica.
A tal proposito, parallelamente all’attività dei loro genitori, i figli del gruppo delle famiglie della diocesi, hanno avuto modo di sperimentare con mano l’attività di volontariato, trascorrendo il pomeriggio nei magazzini a smistare vestiti e scarpe, scegliendo quelli in buono stato, mettendo da parte quelli da rattoppare o quelli troppo usurati da smaltire.
I volontari li hanno anche coinvolti nell’attività di ordinare, in base alla data di scadenza, il cibo da dare ai poveri e bisognosi.
Tutte attività molto semplici adatte quindi ad un gruppo di ragazzi e ragazze, che però fanno parte di quelle tante ore di volontariato che messe assieme riescono a garantire un servizio gratuito, costante e duraturo da oltre 60 anni!
L’impiegare il proprio tempo per agire a fin di bene, con lavori manuali, intellettuali o spirituali, ognuno secondo la propria inclinazione e indole, è utile e costruttivo, non solo al Sermig ma in ogni nostra Parrocchia, oratorio, associazioni e gruppi di cui tutti noi facciamo parte nella comunità in cui viviamo e siamo inseriti.
Come ha suggerito la coppia che ha fatto la testimonianza, sarebbe bello che ognuno di noi si prenda l’impegno di portarsi a casa un pezzo di Arsenale, inteso come la volontà di trovare il tempo per dedicarsi agli altri in un qualsiasi ambito della nostra vita quotidiana.
Si può concludere affermando con certezza che le varie attività del Sermig, oltre fare del bene a svariate persone bisognose, sono anche preziose e arricchenti per i tanti volontari che dedicano il loro tempo e le loro energie nell’aiutare il prossimo.
Il regno di Dio non è in un futuro o luogo lontano, ma è qui ed ora e ognuno di noi nel suo piccolo è in grado di realizzarlo con chiunque incontra nel suo cammino.

Paolo Bertotti

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